PNRR e ruolo dei Comuni: Rischi e Opportunità: cosa fare per prevenire mafie e corruzione
Credo che sia doveroso iniziare con un pensiero a quello che sta succedendo in Ucraina e con un ringraziamento ai diversi sindaci e amministratori che svolgono un ruolo nei propri territori e anche oltre i propri Comuni, per l’impegno che stanno mettendo in campo in queste ore per organizzare l’accoglienza e la solidarietà con quel Paese martoriato e per le persone che da lì stanno scappando.
Credo, quindi, che sia giusto rivolgere un pensiero alla tragedia che sta coinvolgendo tutta Europa e che probabilmente cambierà molto, non solo nei rapporti internazionali ma anche nelle nostre vite nei prossimi mesi, se non nei prossimi anni.
Questa Agorà è organizzata in collaborazione con Avviso Pubblico su un tema impegnativo.
I Comuni sono una parte fondamentale nella gestione dei fondi del PNRR.
In questi mesi si è più volte affrontato il tema di come mettere in garanzia, come tutelare e proteggere quei fondi molto significativi dalle aggressioni dell’illegalità e in particolare della criminalità organizzata ma anche per intervenire per alzare muri che impediscano fenomeni corruttivi.
Purtroppo, come è stato in tutte le fasi di crisi e in cui molti soldi pubblici sono stati messi anche semplicemente per finanziare delle grandi opere, abbiamo il tema che mafie e corruzione vedono in quei beni un’importante occasione per arricchirsi. Il tema si è, quindi, posto fin dall’inizio anche questa volta.
Come PD ci siamo posti il tema di come tutelare i soldi del PNRR e come impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Il Ministero degli Interni sta facendo uno sforzo per implementare tutte le banche dati che possono consentire di accedere a informazioni che possano segnalare comportamenti, finanziamenti, persone che possano in qualche modo prefigurare un intervento delle mafie. Si sta anche lavorando per far dialogare le diverse banche dati.
L’idea di questa Agorà è quella di mettere insieme ulteriori proposte concrete per mettere anche i Comuni nelle condizioni di poter operare a loro volta per poter tutelare quelle risorse, per mettere in sicurezza gli appalti e i progetti che dal PNRR deriveranno e che verranno finanziati con quelle risorse.
Molti interlocutori sono amministratori ma anche persone che nei Comuni svolgono ruoli importanti rispetto alla gestione degli appalti e alla gestione delle pratiche relative al PNRR.
Questa Agorà ha la funzione di provare a mettere in campo alcune proposte concrete anche da provare poi a trasformare in norme legislative.
L’idea è quella di avviare da una riflessione generale ma a partire dalle buone pratiche. In questi anni, di buone pratiche ne abbiamo messe in campo tante e devono diventare strumenti importanti da diffondersi.
Stiamo facendo tutto questo in un clima in cui c’è oggettivamente una sottovalutazione dell’opinione pubblica ma anche in gran parte del mondo politico del pericolo che rappresentano in generale le mafie, soprattutto le mafie nel mondo dell’economia legale e le mafie nel momento in cui parliamo di appalti e di gestione dei progetti del PNRR.
Molte delle cose saranno valide anche per altri grandi eventi come le Olimpiadi di Milano o Expo a Roma.
Sicuramente tra le buone pratiche ci sono gli strumenti di controllo che sono stati messi in campo per prevenire le infiltrazioni mafiose durante Expo 2015 a Milano.
Tra le buone pratiche c’è anche il Protocollo di Intesa che recentemente è stato fatto tra la Regione Lazio e la Direzione Nazionale Antimafia, che contiene l’idea di far circolare tutte le informazioni e inviare direttamente alla Direzione Nazionale Antimafia tutte le candidature alla gestione dei diversi appalti per avere un controllo preventivo, costruito anche grazie a sistemi informatici che individuino i segnali di allarme. Questo Protocollo sta funzionando e non comporta allungamenti dei tempi rispetto agli appalti ma crea più garanzie.
Un’altra iniziativa che riguarda molto i Comuni e le associazioni di categoria è quella che sta mettendo in campo la Prefettura di Milano per organizzare la raccolta di tutte le informazioni relative alle diverse compravendite di attività economiche e commerciali, verificando la provenienza dei finanziamenti. Questo è utile per definire una serie di segnali di allarme che poi servono a verificare le diverse situazioni.
In questi giorni si sta chiudendo al Senato la discussione sulla revisione del Codice degli Appalti.
È evidente che su questo si è posta la necessità di coniugare la velocità con la sicurezza del lavoro ma soprattutto con la legalità, ancora di più in tempi di PNRR, che dal punto di vista quantitativo mette in campo tantissime risorse ma che, dal punto di vista temporale, ha la necessità di rispettare tempi molto stringenti perché tutto deve essere realizzato entro il 2026.
Continuo a pensare che sulla questione degli appalti possiamo continuare a modificare i codici ma, finché non mettiamo mano alle centrali appaltanti, costruendone meno e dotandole di professionalità e competenze tali da metterle in sicurezza, difficilmente usciremo da questo tema con una soluzione convincente. Bisogna, quindi, affrontare davvero il tema delle centrali appaltanti, della loro quantità e della loro qualità.
Intervento svolto all’Agorà Democratica “PNRR e ruolo dei Comuni: Rischi e Opportunità: cosa fare per prevenire mafie e corruzione” a cui sono intervenuti anche Pierpaolo Romani, Francesco Boccia, Chiara Braga, Giuseppe Provenzano, Fabio Bottero, David Gentili, Nando Dalla Chiesa, Nicola Leoni, Mariaelena Mililli, Roberto Montà, Renato Natale, Giuliano Palagi, Mariangela Zaccaria e altri .
Video dell'Agorà»
Audio dell'Agorà trasmessa da Radio Immagina»
Credo, quindi, che sia giusto rivolgere un pensiero alla tragedia che sta coinvolgendo tutta Europa e che probabilmente cambierà molto, non solo nei rapporti internazionali ma anche nelle nostre vite nei prossimi mesi, se non nei prossimi anni.
Questa Agorà è organizzata in collaborazione con Avviso Pubblico su un tema impegnativo.
I Comuni sono una parte fondamentale nella gestione dei fondi del PNRR.
In questi mesi si è più volte affrontato il tema di come mettere in garanzia, come tutelare e proteggere quei fondi molto significativi dalle aggressioni dell’illegalità e in particolare della criminalità organizzata ma anche per intervenire per alzare muri che impediscano fenomeni corruttivi.
Purtroppo, come è stato in tutte le fasi di crisi e in cui molti soldi pubblici sono stati messi anche semplicemente per finanziare delle grandi opere, abbiamo il tema che mafie e corruzione vedono in quei beni un’importante occasione per arricchirsi. Il tema si è, quindi, posto fin dall’inizio anche questa volta.
Come PD ci siamo posti il tema di come tutelare i soldi del PNRR e come impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Il Ministero degli Interni sta facendo uno sforzo per implementare tutte le banche dati che possono consentire di accedere a informazioni che possano segnalare comportamenti, finanziamenti, persone che possano in qualche modo prefigurare un intervento delle mafie. Si sta anche lavorando per far dialogare le diverse banche dati.
L’idea di questa Agorà è quella di mettere insieme ulteriori proposte concrete per mettere anche i Comuni nelle condizioni di poter operare a loro volta per poter tutelare quelle risorse, per mettere in sicurezza gli appalti e i progetti che dal PNRR deriveranno e che verranno finanziati con quelle risorse.
Molti interlocutori sono amministratori ma anche persone che nei Comuni svolgono ruoli importanti rispetto alla gestione degli appalti e alla gestione delle pratiche relative al PNRR.
Questa Agorà ha la funzione di provare a mettere in campo alcune proposte concrete anche da provare poi a trasformare in norme legislative.
L’idea è quella di avviare da una riflessione generale ma a partire dalle buone pratiche. In questi anni, di buone pratiche ne abbiamo messe in campo tante e devono diventare strumenti importanti da diffondersi.
Stiamo facendo tutto questo in un clima in cui c’è oggettivamente una sottovalutazione dell’opinione pubblica ma anche in gran parte del mondo politico del pericolo che rappresentano in generale le mafie, soprattutto le mafie nel mondo dell’economia legale e le mafie nel momento in cui parliamo di appalti e di gestione dei progetti del PNRR.
Molte delle cose saranno valide anche per altri grandi eventi come le Olimpiadi di Milano o Expo a Roma.
Sicuramente tra le buone pratiche ci sono gli strumenti di controllo che sono stati messi in campo per prevenire le infiltrazioni mafiose durante Expo 2015 a Milano.
Tra le buone pratiche c’è anche il Protocollo di Intesa che recentemente è stato fatto tra la Regione Lazio e la Direzione Nazionale Antimafia, che contiene l’idea di far circolare tutte le informazioni e inviare direttamente alla Direzione Nazionale Antimafia tutte le candidature alla gestione dei diversi appalti per avere un controllo preventivo, costruito anche grazie a sistemi informatici che individuino i segnali di allarme. Questo Protocollo sta funzionando e non comporta allungamenti dei tempi rispetto agli appalti ma crea più garanzie.
Un’altra iniziativa che riguarda molto i Comuni e le associazioni di categoria è quella che sta mettendo in campo la Prefettura di Milano per organizzare la raccolta di tutte le informazioni relative alle diverse compravendite di attività economiche e commerciali, verificando la provenienza dei finanziamenti. Questo è utile per definire una serie di segnali di allarme che poi servono a verificare le diverse situazioni.
In questi giorni si sta chiudendo al Senato la discussione sulla revisione del Codice degli Appalti.
È evidente che su questo si è posta la necessità di coniugare la velocità con la sicurezza del lavoro ma soprattutto con la legalità, ancora di più in tempi di PNRR, che dal punto di vista quantitativo mette in campo tantissime risorse ma che, dal punto di vista temporale, ha la necessità di rispettare tempi molto stringenti perché tutto deve essere realizzato entro il 2026.
Continuo a pensare che sulla questione degli appalti possiamo continuare a modificare i codici ma, finché non mettiamo mano alle centrali appaltanti, costruendone meno e dotandole di professionalità e competenze tali da metterle in sicurezza, difficilmente usciremo da questo tema con una soluzione convincente. Bisogna, quindi, affrontare davvero il tema delle centrali appaltanti, della loro quantità e della loro qualità.
Intervento svolto all’Agorà Democratica “PNRR e ruolo dei Comuni: Rischi e Opportunità: cosa fare per prevenire mafie e corruzione” a cui sono intervenuti anche Pierpaolo Romani, Francesco Boccia, Chiara Braga, Giuseppe Provenzano, Fabio Bottero, David Gentili, Nando Dalla Chiesa, Nicola Leoni, Mariaelena Mililli, Roberto Montà, Renato Natale, Giuliano Palagi, Mariangela Zaccaria e altri .
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Audio dell'Agorà trasmessa da Radio Immagina»