Un maggiore impulso verso l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili

La scelta della federazione russa di intervenire militarmente in Ucraina, violando i confini di quel Paese e le più elementari norme del Diritto internazionale è grave e ci spaventa.

E' giusta la condanna espressa dal nostro Governo e dalla comunità internazionale e sono giuste le iniziative intraprese per penalizzare la Russia e aiutare il popolo ucraino.
Dopo più di 80 anni ritornano a muoversi gli eserciti e a risentirsi le armi nel cuore dell'Europa.
Oggi la comunità internazionale giustamente deve unirsi per ristabilire la Pace e difendere i diritti e le libertà del popolo ucraino.
Questa guerra ci riguarda direttamente per tante ragioni e avrà effetti economici molto significativi, prima di tutto sul fronte energetico.
Ancora una volta si sta ponendo, come in passato, il tema della dipendenza energetica del nostro Paese.
Questione che le conseguenze del conflitto rendono sempre più stringente di fronte all'aumento dei prezzi delle materie prime e alla riduzione delle forniture di gas da cui dipendiamo.
A questa crisi si deve rispondere in quattro modi: affrontando la questione del costo del gas a livello europeo, aumentando la produzione di gas dagli impianti che sono soprattutto nell'Adriatico, accelerando l'utilizzo e investendo sulle energie rinnovabili dal solare, all'eolico, al geotermico e, infine la riduzione dei consumi.
Su quest'ultimo tema, in questi ultimi anni, abbiamo fatto significativi investimenti.
Il superbonus del 110% è una iniziativa straordinaria che va in questa direzione.
Consentire, di fatto a costo zero, di migliorare l'efficienza energetica degli edifici e la loro sicurezza e di utilizzare fonti energetiche rinnovabili a partire dalla geotermia per riscaldare le abitazioni, significa ridurre i consumi e, quindi, anche il costo delle bollette.
Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili consentono anche di ridurre l'inquinamento e salvaguardare l'ambiente e l'aria, cosa non secondaria in pianura padana.
Per questo ci siamo impegnati e abbiamo ottenuto, con la scorsa Legge di Bilancio di ricomprendere esplicitamente le cooperative a proprietà indivisa tra i soggetti che possono beneficiare del bonus per gli interventi effettuati entro il dicembre del 2023.
Sulla base di questo la nostra cooperativa ha avviato diversi interventi che consentiranno non solo di riqualificare gli edifici ma soprattutto di abbattere i costi per l'energia e il riscaldamento.

Articolo pubblicato da Abitare (file PDF)»

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© Franco Mirabelli
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