Servono politiche per l'integrazione non soffiare sul fuoco dell'intolleranza
La vicenda romana di Torre Maura a Roma, che abbiamo letto dalle cronache dei giornali, si è mostrata essere completamente fuori controllo e a questo si è aggiunta l’evidente e insopportabile strumentalizzazione da parte di forze politiche come Casa Pound e Forza Nuova, spesso presenti e attive nelle periferie romane, che hanno soffiato sul fuoco e continuano ad alimentare tensioni.
La protesta, infatti, non sembrava essere totalmente spontanea: credo che ci sia stato un ruolo da parte delle organizzazioni politiche di estrema destra che vogliono promuovere e suscitare odio sociale e razzismo e continuano a soffiare sul fuoco dell’intolleranza.
Questo sicuramente non aiuta a risolvere i problemi.
Per cercare di risolvere i problemi servono politiche di integrazione che tolgano di mezzo questo tipo di insediamenti e per farlo bisogna avviare dei percorsi, come si è già fatto in diverse realtà, affinché le persone vengano tolte dai campi in giro per le città e collocate in appartamenti.
A Milano molti campi rom sono stati chiusi per favorire l’integrazione. Non penso che la questione dell’integrazione a Milano sia risolta: ci sono ancora delle situazioni problematiche in alcuni luoghi ma certamente non ci sono insediamenti come quelli di Torre Maura a Roma, finiti sulle cronache dei giornali. Inoltre, nella nostra città sono state avviate politiche per cercare di evitare i grandi insediamenti e sono state stanziate risorse – non da parte della “sinistra buonista” ma dalla Lega, quando è stata al Governo in anni passati – per svuotare i campi rom e fare in modo che queste persone divenissero stanziali e avessero una casa.
Capisco bene che ci sia preoccupazione se si creano insediamenti troppo grandi, non solo di rom, in quartieri popolari, per questo deve essere chiaro che chiunque delinque va perseguito.
Video della partecipazione ad una trasmissione televisiva sulla vicenda di Torre Maura»