Rogoredo verrà risanato, ora attenzione ai quartieri vicini
L'insistenza del Comune di Milano e di noi parlamentari milanesi è stata premiata. Finalmente il boschetto di Rogoredo viene presidiato dalle forze dell'ordine. Il ministero dell'Interno ha dato una risposta positiva alle nostre richieste (testo dell'interrogazione presentata) e questo ha comportato l'inizio dell'ultima fase dell'intervento per il risanamento dell'intera area, Italia Nostra è già al lavoro.
Anche nella vicina stazione, dove tra l'altro transita l'Alta velocità, sono stati avviati i lavori per aprire una sede Polfer.
Ora è necessario non abbassare la guardia perché lo spaccio e il consumo non si trasferiscano nelle aree limitrofe e spariscano del tutto anche da Rogoredo. Bisogna che le forze dell'ordine presidino i quartieri vicini e che sia garantita la presenza dei servizi sociali per aiutare i tossicodipendenti. Stiamo andando nella direzione giusta è necessario continuare così.
Video del Question Time in Senato su Rogoredo»
Risposta del Governo all'interrogazione su Rogoredo:
"La problematica segnalata dai senatori interroganti, relativa al degrado nella città di Milano dell'area conosciuta anche come «boschetto di Rogoredo», limitrofa all'omonima stazione ferroviaria e ritrovo di spacciatori e tossicodipendenti, è costantemente attenzionata dall'autorità provinciale di pubblica sicurezza e dalle forze dell'ordine.
Il degrado e le condizioni di precaria sicurezza di quell'area sono state, peraltro, oggetto di una seduta ad hoc del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto nell'autunno scorso dal Ministro dell'interno, che ha confermato l'impegno per una più incisiva attività di prevenzione e di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree del parco, allo scopo di addivenire ad una risoluzione definitiva della problematica, assicurando, altresì, il pieno sostegno a specifiche progettualità del Comune di Milano.
Gli impegni assunti in quella sede si sono tradotti in una serie di iniziative che si muovono su tre direttrici fondamentali: la riqualificazione urbana e ambientale dell'area, la profilassi sanitaria e il rafforzamento dell'attività di prevenzione e contrasto dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Sotto il primo aspetto, si informa che la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha completato già nel mese di settembre del 2018 la costruzione presso la stazione ferroviaria di Milano Rogoredo di un muro in cemento armato lungo 600 metri per evitare i continui scavalchi e gli indebiti attraversamenti dei binari, oltre ad aver eseguito opere di tamponatura degli accessi.
La stessa società ha inoltre programmato la realizzazione del nuovo impianto di videosorveglianza per un totale di 85 telecamere, il cui inizio dei lavori è previsto entro l'anno in corso. Analogo sistema di controllo sarà realizzato anche nelle stazioni di Lambrate, Greco Pirelli, Porta Garibaldi e nella stazione di Pavia.
Ulteriori iniziative di riqualificazione economica e sociale dell'area vedono il coinvolgimento attivo di Regione, Comune e Forze di polizia per l'avvio in tempi rapidi di un progetto di recupero urbanistico incentrato sulla realizzazione nell'area in questione del Palazzo del ghiaccio, in vista dell'eventuale assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina. Nella stessa direzione si segnala la possibile realizzazione di un progetto per il trasferimento della sede della fondazione Exodus all'interno del parco.
Sotto il profilo sanitario invece, è stato già programmato l'avvio di uno specifico progetto - elaborato tra Regione Lombardia di intesa con il Comune di Milano e con il coinvolgimento del privato sociale - per disincentivare il consumo di droga, ridurre il danno per gli assuntori abituali e garantire immediati soccorsi sul posto. Il previsto aumento del numero di giornate e dei tempi di presenza degli operatori sanitari sul posto consentirà anche di intensificare l'approccio mirato ai consumatori occasionali, con particolare riguardo ai minori.
Per quanto riguarda il più specifico versante del contrasto allo spaccio di stupefacenti, si evidenza che nell'area in questione siano costanti già da tempo i controlli quotidianamente assicurati dalle Forze dell'ordine. Numerose sono state le operazioni di polizia che hanno portato all'elevazione di sanzioni amministrative e al sequestro di sostanze stupefacenti, oltre all'adozione di provvedimenti di foglio di via obbligatorio nei confronti degli assuntori non residenti. In particolare, nell'ultimo trimestre sono state controllate nella zona circa 1.000 persone. Tale attività, condotta dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei carabinieri e dalla polizia locale - che ringrazio, cogliendo l'occasione - ha avuto i seguenti esiti: 24 persone arrestate, 45 denunciate, 90 segnalate per l'applicazione dei provvedimenti di foglio di via obbligatorio da parte dell'autorità di pubblica sicurezza; circa 800 veicoli controllati; circa 3 chili di sostanze stupefacenti sequestrate.
Infine, quanto all'auspicata attivazione di un presidio permanente della Polizia ferroviaria nella stazione di Milano Rogoredo, si informa che il dipartimento della pubblica sicurezza, rivalutando i motivi che avevano portato nel 2004 alla sua chiusura, ha deciso di ripristinare prevedendo un organico di 18 dipendenti. A tal fine, sono già stati individuati i locali che ospiteranno il nuovo presidio e avviate le procedure per la realizzazione dei necessari interventi strutturali. Nelle more delle istituzioni del nuovo reparto, comunque, l'organico della Polfer di Milano Lambrate - che dal 2004 ha assorbito la competenza territoriale sullo scalo di Rogoredo - è stato già potenziato con l'assegnazione di due unità che si sono recentemente aggiunte all'organico effettivo, ora pari a 35 unità, con ciò consentendo un aumento dei controlli con riferimento all'area ferroviaria oggetto della presente interrogazione".
Intervento di replica in Senato (Video):
La risposta del Governo non è aggiornatissima, però vorrei sottolineare la nostra insistenza, di cui questa interrogazione è stata un elemento perché è tempo che, anche con diversi interventi di fine seduta, insistiamo perché ci sia un intervento a boschetto di Rogoredo volto a consentire, con un intervento e una presenza massiccia delle Forze dell'ordine, al Comune di Milano di completare il risanamento dell'area di Porto di mare, che - ricordo - era di 34 ettari che sono stati risanati. Restava, appunto, il boschetto, dove erano concentrate due piazze di spaccio che sono state, come sa il Presidente, la piazza di spaccio per tutta la Lombardia.
Prendiamo atto con soddisfazione che la nostra insistenza è stata premiata, che l'insistenza del Comune di Milano è stata premiata, che oggi le Forze dell'ordine sono intervenute in maniera massiccia e che ci sono le condizioni per risanare anche l'ultimo pezzo. Italia Nostra è già all'opera per questo. Prendiamo, altresì, atto che il tema della stazione di Rogoredo - che tra l'altro è stazione anche di transito e di sosta dei treni dell'alta velocità - è stato finalmente preso in carico. Si è aperta - lo dico al Sottosegretario - la sede della Polfer e sono stati dati gli organici necessari. Tutto ciò va bene e approfitto di questo intervento per fare il passaggio successivo.
Ora bisogna concludere il risanamento, ma diventa decisivo per la città evitare che, a questo punto, si spostino e si creino altre piazze di spaccio nei quartieri limitrofi. Credo, quindi, che l'intervento a presidio di quei quartieri da parte delle forze dell'ordine debba essere mantenuto, proprio per evitare che l'effetto di una cosa molto positiva, come il risanamento totale del boschetto di Rogoredo, si trasformi in un problema per altre parti della città.
Penso altresì che sia necessario, visto che la stazione di Milano Rogoredo continua a essere meta e punto di arrivo per molti consumatori di droghe, che lì venga mantenuto il presidio della Polfer, insieme a un'adeguata presenza di servizi, che possano anche aiutare i consumatori sul territorio. Infatti, così come si è posto sul tavolo della prefettura il problema del contrasto allo spaccio, vi è anche un problema di aiuto ai tossicodipendenti e quindi di coinvolgimento dei servizi.
Penso che si stia andando nella direzione giusta e non bisogna assolutamente abbassare la guardia, ma occorre evitare che un fatto positivo si trasformi in un fatto negativo per altre zone della città. Su questo, oltre al Comune, che sta già operando, occorre che le Forze dell'ordine non siano smobilitate.