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    I quartieri ERP

    La finanziaria non dice nulla sul problema casa

    Ringrazio il SUNIA per l’invito al Congresso. Con il Sunia abbiamo una collaborazione da molto tempo.
    Penso che ormai sia evidente che il problema principale del Paese sia quello delle diseguaglianze che si allargano, delle ingiustizie che aumentano, di una parte importante della popolazione che scivola verso la povertà.

    Di fronte a tutto questo, credo che la politica stia facendo troppo poco.
    Se devo dare un giudizio sulla legge finanziaria presentata dal Governo Meloni, dico che è una legge che probabilmente allargherà ulteriormente le diseguaglianze.
    Quando parliamo di diseguaglianze, parliamo di temi come la sanità o l’istruzione, a cui non tutti hanno accesso allo stesso modo.
    Su questi settori la legge finanziaria taglia risorse invece che investire.
    C’è poi un altro tema che pesa molto ed è il tema dell’abitare.
    Su questo la legge finanziaria non dice nulla eppure è evidente il peso della difficoltà che molti vivono nell’accedere al diritto alla casa, cioè ad una casa a canoni sostenibili.
    È evidente che questo pesa sulle diseguaglianze e sullo scivolamento verso la povertà.
    Ci sono dei dati emblematici: in questo Paese ci sono 600mila domande inevase per accedere all’edilizia residenziale pubblica; ci sono 7 milioni di giovani costretti a vivere con la propria famiglia d’origine perché manca l’opportunità di trovare casa a canoni sostenibili.
    Ormai, dunque, c’è un problema evidente che riguarda la casa, considerando anche che i salari sono fermi a trent’anni fa, il peso dell’inflazione, il caro-bollette.
    Il peso delle bollette - e più in generale dei costi - sui bilanci familiari diventa sempre più drammatico.
    Dobbiamo dirci che sono mancate - e continuano a mancare - politiche abitative all’altezza di questi nodi.
    Inoltre, si continua a perdere un’occasione straordinaria: il superbonus e i bonus precedenti erano e sarebbero stati un’occasione straordinaria per affrontare alcuni problemi atavici dell’edilizia residenziale pubblica, a partire dal degrado, dal fatto che dal punto di vista energetico siamo di fronte a stabili che costringono a pagare bollette altissime perché non c’è alcun efficientamento.
    Ormai sono dieci anni che ci sono bonus per intervenire e abbiamo messo in campo strumenti che favoriscono gli interventi sull’edilizia residenziale pubblica ma dobbiamo constatare che fino ad ora, almeno in Lombardia e sicuramente a Milano, quell’occasione è stata persa.
    C’è anche un tema che riguarda le risorse economiche.
    Da tempo, insieme al SUNIA, sosteniamo la proposta di dedicare almeno l’1% del bilancio regionale all’edilizia residenziale pubblica ma comunque non è sufficiente. Oggi, di fronte a questa situazione, occorre che venga messo in campo un intervento statale.
    Abbiamo depositato nuovamente la proposta di legge che abbiamo costruito insieme al SUNIA nazionale per finanziare programmi di intervento sull’edilizia residenziale pubblica ma anche sull’edilizia sociale (la definizione comprende anche le cooperative, la proprietà indivisa) e tutti quegli interventi che consentono di mettere in campo case con canoni di locazione sostenibili.
    Noi faremo la battaglia su questa legge.
    Credo, infatti, che ci sia bisogno di mettere in campo strumenti nuovi.
    Penso che il movimento cooperativo sia ancora uno dei pochi soggetti che riesce anche in una città come Milano a proporre abitazioni a canoni sostenibili.
    È chiaro che c’è il problema che vecchi strumenti, come la proprietà indivisa, sono logorati e di fronte ai costi da sostenere per costruire vanno in difficoltà.
    Dobbiamo avere la capacità di mettere in campo strumenti nuovi per intervenire, e dobbiamo farlo insieme come politica, imprenditoria, sindacato.
    Noi faremo la battaglia su queste questioni già adesso sulla legge finanziaria: lavoreremo affinché ci siano risorse per il fondo sostegno affitti e per intervenire sugli aumenti che molti affitti rischiano di subire di fronte all’inflazione che sale.
    In Lombardia sulla casa abbiamo di fronte una battaglia molto concreta e molto ravvicinata che riguarda le elezioni regionali. Abbiamo finalmente la possibilità di superare le inefficienze e le incapacità di un’amministrazione regionale che sulla casa non ha fatto nulla, se non danni, e aprire anche su questo una nuova stagione. Abbiamo le proposte e le capacità.

    Intervento svolto al XIII Congresso del Sunia di Milano “50 anni di lotte per il Diritto alla Casa. Un nuovo Welfare per l’abitare sociale e l’affitto sostenibile”.

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    © Franco Mirabelli
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